La storia di Angelo
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Angelo Valkenborg è un ragazzo belga che ha da poco superato i 30 anni e che fino a pochi mesi fa non si riteneva soddisfatto della sua vita. Eppure, a detta di chi lo conosce, ad Angelo non mancava nulla: soldi, un buon lavoro, una bella casa ed un matrimonio. Nonostante tutto, Angelo ha deciso di abbandonare ogni cosa e trasferirsi fra i boschi della Slovenia, per un’esperienza di vita che agli occhi dei più potrebbe apparire incomprensibile. Oggi il ragazzo vive dei frutti e delle piante che trova. La sua esistenza si fonda sull’autosufficienza e, ovviamente, sul legame con madre natura: Angelo ha costruito una capanna ed alcuni attrezzi; si nutre di ortiche, bacche e rane, mentre la carne che mangia di tanto in tanto gli viene recapitata da un villaggio situato a breve distanza, non possedendo alcuna licenza di caccia.
Una vita ricca di sorprese e contrattempi
Pur avendo imparato tutte le principali tecniche di sopravvivenza, Angelo ammette che non sempre vivere nei boschi è agevole. Ancora oggi la sua vita è caratterizzata da errori di valutazione e sorprese non del tutto piacevoli. Eppure, lui si dice felice e dichiara che neanche volendo riuscirebbe più a tornare indietro. Sebbene le escursioni nella natura e le tecniche di sopravvivenza siano sempre state le sue passioni, quasi mai aveva avuto la possibilità di confrontarsi con i boschi e gli spazi aperti. E le poche esperienze vissute prima della sua definitiva partenza lo avevano anche segnato in negativo, considerato che all’indomani di un viaggio tra le foreste della Svezia la moglie aveva deciso di lasciarlo, a causa dell’inconciliabilità delle sue passioni con quelle del marito.
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La decisione di vivere nei boschi
In un primo momento, la separazione con la moglie ha frenato parecchio Angelo, che per alcuni mesi ha ammesso di aver faticato molto a ristabilire il legame con la natura, poiché questa gli riportava alla mente il suo matrimonio. Trascorso poco più di un anno dall’accaduto, Angelo si è finalmente fatto forza decidendo di tornare fra i suoi amati boschi: proprio in quel frangente si è reso conto di quanto la vita a contatto con la natura fosse importante per lui. “Ero rimasto incastrato in un sistema al quale non appartenevo”, ha scritto Angelo sul suo blog. E malgrado l’obbligo di dover lasciare la sua casa e i suoi beni materiali, la cosa che lo ha fatto soffrire di più è stato doversi separare dal suo vecchio amico a quattro zampe, che oggi viene accudito dalla ex moglie.
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