La regione del Sichuan, con i suoi paesaggi incontaminati e i suoi tesori storici, è la massima espressione della Cina più bella e più autentica.
Pubblicità
La capitale del Sichuan è l’antichissima Chengdu, una città dalla storia millenaria da cui partiva la leggendaria Via della Seta e dove è nata la prima valuta di carta “Jiaozi”.
Molti sono i templi che sorgono a Chengdu, dal taoista Tempio dell’Ariete Verde, con la pagoda retta da un ingegnoso sistema di incastri, al buddhista Tempio Wenshu, una vera oasi di pace tra incensi e preghiere dei monaci.
Suggestivo è poi il Tempio Wuhou nato, tra viali ombreggiati dai cipressi muscosi e a due passi dall’antica strada Jinli Gujie, in onore del grande stratega militare Zhuge Liang durante il periodo dei Tre Regni.
A circa 10 km da Chengdu si trova l’imperdibile “Giant Panda Breeding Research Base”, un’area preziosa dove sono tutelati i simpatici e buffi panda giganti a rischio di estinzione, inseriti in un habitat il più vicino possibile a quello naturale tra laghetti artificiali e quintali di bambù.
A 180 km dalla capitale si trova il Buddha gigante di Leshan, uno dei monumenti più sorprendenti al mondo e dunque patrimonio dell’UNESCO. La statua del Buddha di pietra risalente al 700 d.C., dall’alto dei suoi 70 metri, è la più grande al mondo e stupisce la maestria con la quale è stata costruita e decorata nei minimi dettagli: la leggenda vuole sia stata voluta proprio alla confluenza dei fiumi Qingy, Minjiang e Dadu per proteggere i naviganti.
Per chi vuole respirare l’atmosfera autentica della Cina del passato, Langzhong è la meta ideale, incastonata tra i monti e il fiume, a circa 4 ore di viaggio dalla capitale: trattasi di un villaggio espressione del tipico stile “feng shui“, incantevole con le vie acciottolate illuminate fiocamente dalle sole lanterne rosse, con i tetti dei templi e le pagode e alcune case con porte ancora in legno.
La regione dello Sichuan vanta però soprattutto paesaggi naturalistici spettacolari, dei quali il Parco Nazionale di Jiuzhaigou è la migliore testimonianza. Le alte vette dei monti Minshan incorniciano foreste vergini, abitate da scimmie dal naso camuso e persino da qualche esemplare di panda gigante.
L’omonima valle, nota come la “Valle dei nove villaggi” per la presenza di numerosi villaggi tibetani, è punteggiata poi da bellissime cascate e laghi le cui acque, ricche di minerali, assumono un colore turchese magico.
Pubblicità
Non si può lasciare infine il Sichuan senza aver visto la cosiddetta “luce di Buddha”, la luce del sole che fende le nubi vista dalla vetta del Monte Emei, uno dei quattro monti sacri della Cina, sulla quale si trova l’imponente statua del Buddha interamente d’oro.
Registrati per ricevere la nostra Newsletter
ISCRIVITI ORA ISCRIVITI ORALa funzione I MIEI PREFERITI è disponibile solo per gli utenti registrati. Accedi al tuo account o creane uno gratuito.
accedere all'area privata