Rio de Janeiro è la città icona del Brasile, ricca di luoghi famosissimi ma anche più nascosti che rappresentano l’essenza dell’intero paese.
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Questi marciapiedi impreziosiscono la Avenida 28 de Setembro nel quartiere Vila Isadel. Realizzati in pietra portoghese nera e bianca, seguono spartiti musicali di canzoni popolari secondo l’idea dell’architetto Magdalena.
Questo grande edificio, Ministero degli Esteri fino al 1970, ospita oggi di un museo ricco di mobilio ed oggetti d’arte. Da vedere il giardino con le palme imperiali che si specchiano in un grande bacino d’acqua.
E’ la collina della vedova dalla cui cima si scorgono il Corcovado e il Pan di Zucchero. E’ in stato di abbandono, ma il fascino antico che si respira è forte mentre si salgono i quasi 200 scalini verso la cisterna abbandonata in cima.
Quest’area del cimitero di S.Giovanni Batista esprime il dramma della povertà del Brasile. Gli angioletti sono bimbi sotto i 7 anni morti senza un degno funerale per le ristrettezze delle rispettive famiglie.
Questo spettacolare sentiero si trova nel Morro dos Prazeres e attraversa decine di case art déco dalle facciate dipinte: si contano almeno 80 spettacolari graffiti realizzati da artisti locali e internazionali.
La facciata di questa importante scuola di carnevale è decorata con tre grandi pannelli realizzati dal pittore Trinas Fox con colorate azulejos: vi sono rappresentati Charlie Chaplin con due ballerine e Colombina con Pierrot.
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Jorge Selaron è la mente che ha creato la bellissima scalinata che collega i quartieri di Santa Teresa e di Lapa: i suoi 250 gradini sono tutti mosaicati, con specchi e ceramiche colorate non solo dipinte dall’artista ma anche provenienti da tutto il mondo.
Pavao, Cantagalo e Pavaozinho: questi sono i nomi di tre favelas di Rio alle quali è dedicato il Museo delle favelas. Si tratta di un sito a cielo aperto, composto da scalinate e caleidoscopici vicoli stretti propri dei quartieri e che costituiscono patrimonio culturale della città.
Questo quartiere è la culla della samba, dove si sprigiona l’allegria carioca tipica della cultura afro-brasiliana, figlia di quei primi schiavi neri che qui si stabilirono appena riacquistata la libertà.
E’ il quartiere più caratteristico della città frequentato da artisti, laddove un tempo vi erano i nobili della città. La zona è da visitare a bordo dell’allegro e stracolmo tram giallo “Bonde”.
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