Dalla Birmania al Nepal, fino al Giappone, passando per l’Indonesia ed il Tibet: ecco i cinque templi buddisti più famosi e più importanti del mondo, da visitare in qualche momento della vita. Ovviamente si trovano tutti in Asia.
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Localizzato a Lhasa, è il tempio più importante del buddismo tibetano. Costruito circa 1.300 anni fa, l’edificio ha resistito a numerosi attacchi dei Mongoli e alle intemperie. All’interno di questo tempio si può ammirare la statua Sakyamuni a grandezza naturale, molto venerata dai pellegrini. È uno dei templi buddisti da visitare assolutamente.
È il punto di riferimento per chi professa il buddismo in Nepal. Deve la sua fama alla rappresentazione degli occhi del Buddha, collocati sui quattro lati differenti della torre. Questa peculiarità attrae molti turisti europei e americani. Chi viene in pellegrinaggio qui per la prima volta rimane affascinato dalla carica spirituale che emana questo luogo sacro.
L’ex capitale della Birmania è una vera e propria mecca per gli amanti del culto buddista. Il Paese oggi conosciuto come Myanmar possiede molte stupa, pagode e templi. Bagan è un luogo mistico, dove anche il turista più ateo può sentire una forte spiritualità. I templi più famosi della città di Bagan sono Ananda, Dhammayangyi e Thatbyinnyu.
Nara, l’ex capitale del Giappone, ospita il Todaiji, uno dei templi buddisti più conosciuti del territorio nipponico. È l’edificio in legno più grande del mondo, anche se le sue dimensioni sono state ridotte di un terzo rispetto al progetto originale. Dichiarato patrimonio Unesco, è uno dei templi buddisti più importanti del pianeta. Una delle particolarità di questo sito sacro è che è sempre vistato dai celebri cervi di Nara, considerati messaggeri divini nella tradizione buddista.
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Si trova nell’isola di Giava ed è considerato il tempio buddista più famoso del mondo. Dichiarato patrimonio Unesco, venne concepito come un gigantesco fiore di loto sulle acque di un fiume. Per costruirlo sono stati necessari due milioni di blocchi di pietra e 75 anni di lavoro. Secondo la religione buddista, la pianta di loto simboleggia l’illuminazione, uno dei concetti centrali degli insegnamenti del Buddha.
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