I giardini perduti di Heligan risalgono al XVIII secolo e per quattro secoli sono stati curati dai Tremayne la cui residenza si trovava proprio ad Heligan. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale comportò un graduale abbandono dei giardini, soprattutto per mancanza di giardinieri chiamati a combattere.
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La famiglia Tremayne però non dimenticò mai quel luogo che richiamava alla mente l’Eden, tanto è vero che il suo discendente John Willis, in compagnia di Tim Smit, li riscoprì. Cominciarono a scavare e per caso rinvennero una vecchia targhetta di pietra sulla quale erano incisi i nomi di quei giardinieri che avevano lavorato nei giardini nel 1914, con annessa la scritta “non venite qui per dormire o riposare”. Questo ritrovamento suscitò ancora di più la curiosità dei due amici, che avviarono dei veri e propri scavi con l’obiettivo di riportare i giardini perduti di Heligan all’antico splendore.
Oggi sono considerati i giardini più belli d’Inghilterra con prati fioriti punteggiati di colorati rododendri, campanule e camelie, boschi, pascoli verdissimi e corsi d’acqua che sfociano in laghetti. I Giardini perduti di Heligan comprendono una serie di aree diverse, una più bella dell’altra.
Vi sono ad esempio i giardini italiani, gli orti di epoca vittoriana con annesse piantagioni di ananas e di meloni, la palude e la valle perduta: quest’ultima è costituita da alberi antichissimi tra i quali si insinuano stretti sentieri e da un grazioso laghetto frequentato dal martin pescatore e da simpatiche lontre.
Bellissimo anche lo spazio dedicato alle piante tropicali, appunto la giungla, dove ci si ritrova sull’ondeggiante ponte tibetano tra felci, bambù e palme secolari portate in loco dai “cacciatori di palme”: in questo settore dei giaRdini a colpire sono lo stagno ricoperto da ninfee, il rabarbaro gigante e l’albero di tasso più grande dell’intera Inghilterra.
Certamente il simbolo dei giardini perduti di Heligan sono le placide statue giganti che spuntano nei luoghi più impensati. Queste sculture sembrano svegliarsi dalla stessa terra, ricoperte di edera ed erba: la “Fanciulla del Muschio” e la “Dea Dormiente” sono certamente le più spettacolari e suggestive e riportano alla memoria storie fanciullesche mai dimenticate. Chiunque voglia accingersi a visitare i giardini, può sostare nei due pittoreschi villaggi poco distanti di Mevagissey a sud e di Pentewan a nord.
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