Il turismo rappresenta il 10% del PIL mondiale. Ê un business miliardario che però ha un lato negativo. Il turismo di massa, infatti, può avere un effetto deleterio sulla natura e sull’ecosistema sociale di determinati luoghi. Alcuni corrono il rischio di essere rovinati per sempre. Chi ha una certa sensibilità ambientale ed antropologica dovrebbe sapere che destinazioni hanno bisogno di essere protette dall’eccesso di turisti.
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La città sprofonda poco a poco e le orde di turisti non aiutano certo a prevenire questo inquietante fenomeno naturale. La Serenissima ha una popolazione di appena 55.000 persone, però il numero di turisti che ogni anno la visita supera i 40 milioni.
La città cerca di educare i visitatori con multe per chi sporca o per chi colloca i lucchetti sui ponti. La città veneta è senza dubbio una delle destinazioni minacciate dal turismo di massa.
In questa città spagnola si parla già di contaminazione turistica. Gli abitanti sono scesi varie volte in piazza per protestare contro il turismo di massa ed i suoi effetti perniciosi sul mercato immobiliario. Per colpa della speculazione sugli affitti turistici, i prezzi sono sempre più alti ed i barcellonesi sono obbligati a trasferirsi in quartieri più economici e lontani dal centro. Il sindaco Ada Colau sta cercando di correre ai ripari con una legislazione ad hoc per regolare gli affitti turistici.
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La “perla dell’Adriatico” è una delle città medievali più antiche d’Europa. Con la moda di ‘Game of Thrones’ è diventata una delle destinazioni di moda e per questa ragione, minacciate dal turismo di massa. L’aumento vertiginoso del numero di turisti significa guadagnare di più, ma implica anche altri problemi, come la massificazione ed una forte pressione sul territorio.
Nel 2014 questa città sita in Croazia accolse 13 milioni di persone. Nel 2015 questa cifra aumentò del 10%. Attualmente è impossibile gestire una quantità simile di visitatori. L’anno scorso il sindaco annunciò un piano per ridurre alla metà il numero giornaliero di turisti.
Il sito archeologico degli Inca è la principale attrazione turistica del Perù. Oggi tuttavia è una destinazione letteralmente rovinata dal turismo di massa. Il governo del paese andino sta cercando di limitare l’impatto dei turisti sulla zona. Dal 2019 in poi, i visitatori potranno percorrere solo 3 sentieri ufficiali. Inoltre, solo 2.500 persone al giorno potranno accedere alle rovine degli Inca.
Questo mausoleo è uno dei simboli più famosi dell’amore eterno, oltre ad essere il monumento più famoso dell’India. Però il turismo di massa minaccia il Taj Mahal al punto che potrebbe crollare. All’inizio dell’anno il governo dell’India ha annunciato che regolerà il numero di turisti stranieri che accedono a questo monumento. Saranno al massimo 40.000 al giorno. Tuttavia la soluzione proposta sembra insufficiente, visto che il Taj Mahal è il monumento più popolare tra gli indiani, che cercano di visitarlo almeno una volta nella vita.
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