A nord nella penisola danese dello Jutland, sorge la pittoresca cittadina di Skagen affacciata lì dove il Kattegat (Mar Baltico) ed il Skagerrak (Mare del Nord) si incontrano.
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La bellezza di Skagen è il paesaggio che la circonda, fatto di distese di sabbia e dune; un paesaggio rimasto inalterato quando in passato, per supportare un’attività di pesca ancora oggi molto in auge, si cercò di rendere vivibile questa aspra terra piantando alberi e costruendo case. Per godere appieno della prorompente natura di Skagen non si può non visitare la spiaggia di Grenen, dove l’incontro dei due freddi mari è più tempestoso e crea onde che si allontanano verso l’orizzonte, ma soprattutto la duna di Rabjerg Mile: quest’ultima è lunga ben 2 km, composta da soffice sabbia punteggiata straordinariamente da vegetazione tipicamente nordica e, con l’ausilio del vento, in costante movimento creando paesaggi sempre differenti.
Questi straordinari scenari naturalistici dello Jutland, la meravigliosa luce del nord che accende il rosso dei tetti e l’ocra delle case, hanno attirato artisti da tutto il mondo che qui vi fondarono nel XIX secolo una colonia, la cosiddetta “Scuola di Skagen”. La promotrice di questo movimento fu la nativa Anna Ancher le cui opere, assieme a quelle di altri artisti quali PS Krøyer, databili dal 1870 in poi, sono custodite nel Skagens Museum. Membro della colonia era anche Holger Drachmann, la cui Villa Pax, casa-museo del pittore, è visitabile con alcune delle sue opere all’interno. Il Kystmuseet Skagen è invece il museo dedicato alla storia della città, fatta di pesca e di navigazione: nella sezione all’aperto è possibile osservare un mulino a vento, le antiche case dei pescatori e una barca di soccorso risalente al 1910.
Il cuore della cittadina è però indubbiamente il porto da cui, come in passato, partono per le loro battute di pesca le barche dei pescatori. Al loro ritorno forniscono di gustosi molluschi, crostacei e pesci i ristoranti e le pescherie siti negli antichi magazzini. Non lontano dal porto sorge la chiesa di Saint Laurence, risalente al XIV: ciò che però si vedrà sarà solo una torre in quanto la sabbia circostante pian piano l’ha invasa tanto da portare al suo abbandono nel 1795 e da valerle il nome di “la chiesa insabbiata”. Non si può infine lasciare Skagen senza visitare il Rubjerg Knude, un suggestivo e romantico faro a sud-ovest della cittadina. Se un tempo si trovava nell’entroterra, oggi è al limitare delle acque, avvolto da sabbia e dune e del quale si vedono solo il corpo bianco e la lanterna rossa.
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