L’Italia è un paese dove persistono antiche tradizioni, legate soprattutto al mondo enogastronomico: in provincia di Pavia, a Suardi, durante la Festa dell’Asino, si torna a gustare la carne d’asino.
Pubblicità
È grazie all’associazione culturale locale “Gli Amis dal Burg” che quest’anno la Festa dell’Asino torna ad animare il piccolissimo borgo della Lomellina meridionale, sito proprio sulle rive del fiume Po. Se volete partecipare a questa gustosa e autentica sagra, recatevi venerdì 1 giugno alle 19.30 presso il campo sportivo di Suardi e preparatevi a gustare vere e proprie leccornie a base di carne d’asino, dalle salsicce grigliate ai ravioli fino allo stufato con l’immancabile polenta fumante.
Il 2 giugno il programma si arricchisce con le note suonate dall’orchestra “Ely e Matteo”, che allieteranno i visitatori con danze e ritmi tipici delle balere, in un’atmosfera che rievoca tempi in cui la tradizione contadina era ancora molto forte in questa parte d’Italia.
Più a sud di Suardi, al confine tra la Lombardia e il Piemonte e proprio al limitare dell’agglomerato urbano, si stende la Riserva Naturale Speciale Boscone: l’area è caratterizzata in grande parte dalla foresta pluviale, habitat perfetto di specie ornitologiche quali il lodolaio, il falco ed il gruccione.
Dopo esservi ristorati a dovere in occasione della Festa dell’Asino a Suardi, non mancate di visitare Pavia, distante solo poco più di 60 km. La cittadina con una delle università più antiche al mondo (risalente al 1361), un tempo chiamata Ticinum dai romani.
Pubblicità
Cittadina elegante, tranquilla e ricca di monumenti storico-artistici: è chiamata la “città delle 100 torri”, anche se oggi solo poche decine di queste strutture del XII secolo sono rimaste in piedi, in particolare in Piazza Leonardo da Vinci.
Simbolo della città, oltre al Castello Visconteo memoria dell’epoca tardogotica lombarda, è il ponte coperto nato sui resti di un antico ponteggio romano di cui è rimasto solo un pilone: esso collega il centro storico a Borgo Ticino, costituito da case di pescatori colorate sulla riva del fiume. La vita semplice del borgo è rappresentata dalla statua bronzea della lavandaia che potete ammirare non lontano dal ponte.
Il cuore di Pavia è la porticata Piazza della Vittoria, risalente al XIV secolo: su questo spiazzo acciottolato vi si affacciano edifici trecenteschi e quattrocenteschi, tra i quali spicca con le sue logge il Broletto in mattoni rossi. Raggiungete poi la vicina Piazza Duomo per visitare la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta e Santo Stefano: pensate che la cupola ottagonale che vedete in cima è una delle più grandi d’Italia.
Registrati per ricevere la nostra Newsletter
ISCRIVITI ORA ISCRIVITI ORALa funzione I MIEI PREFERITI è disponibile solo per gli utenti registrati. Accedi al tuo account o creane uno gratuito.
accedere all'area privata