Budapest, capitale dell’Ungheria che sorge nel centro-nord del paese, è una città di una eleganza e bellezza tale da essere definita da molti la “Parigi dell’est”. È però anche il luogo dove si trova il suggestivo memoriale soprannominato “Le scarpe sulle rive del Danubio”.
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Certamente il Danubio, il leggendario fiume che attraversa Budapest, vi riporterà alla mente le dolci note del Valzer di Johann Strauss. Un fiume sulle cui sponde sono nate leggende e dove si sono combattute guerre e battaglie.Eppure sulle rive del fiume, proprio davanti all’imponente Parlamento della città, che vi stupirà con il suo stile gotico espresso dal tripudio di archi, torri e guglie aguzze, troverete quelle che a prima vista vi appariranno come scarpe dismesse e logorate. Avvicinandovi, noterete che si tratta di 60 calzature di ferro arrugginito, ben fissate al molo: riconoscerete scarpe tipiche della moda degli anni ’40, da bambino, da uomo e da donna, alte o basse, spesso con un fiore posato sopra. Si tratta del commovente memoriale dedicato agli ebrei che hanno trovato la morte per mano delle naziste Croci-Frecciate: è stato realizzato dallo scultore Pauer e ideato dal regista Togay nel 2005 e posto qui, sulla riva di Pest, con tanto di targhe commemorative sulle quali leggerete del particolare evento che ha portato alla realizzazione di questa opera nella città di Budapest.
Tra il 1944 ed il 1945 infatti i tedeschi riuscirono a spodestare il reggente Miklós Horthy per instaurare il regime di terrore delle Croci-Frecciate con a capo il fascista Ferenc Szálasi, noto per il suo feroce antisemitismo. Gli ebrei che non furono deportati nei campi di concentramento, furono rinchiusi nel ghetto e qui trovarono la morte per stenti, per malattia ma sopratutto per la violenza dei miliziani che sovente irrompevano seminando terrore.
La pratica più abietta da questi attuata consisteva nel portare gli ebrei sulle rive del Danubio, cosicché sparandogli, i corpi andavano a finire direttamente nel fiume così da nascondere l’eccidio in atto: spesso i miliziani legavano 2 o 3 ebrei, sparavano ad uno solo il quale cadendo in acqua, portava con se ancora vivi gli altri che così trovavano la morte per annegamento. Pensate che, non contenti, i soldati sovente sparavano sulle acque del fiume, in una sorta di macabro gioco al bersaglio, verso gente il cui destino era comunque segnato. Se vi chiedete il motivo per cui sono state riprodotte proprio le scarpe, sappiate che all’epoca le scarpe erano una merce molto preziosa e, a meno che non fossero troppo sciupate, costringevano gli ebrei a privarsene prima della morte, per poi rivenderle al mercato nero.
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