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Petra, il sito archeologico tra le Sette meraviglie del mondo

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In Giordania, al limite orientale del Wadi Araba, sorge Petra, una delle sette meraviglie del mondo, che quest’anno festeggia i 206 anni dalla sua scoperta.

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Alla scoperta di Petra

Petra, il sito archeologico tra le Sette meraviglie del mondo compie 200 anni

 

Fu il viaggiatore elvetico Burckhardt nel 1812 a scoprire in Giordania, lì dove passavano le rotte delle spezie e della seta, quella che sarebbe stata una vera meraviglia dichiarata poi patrimonio dell’UNESCO: è l’antica capitale dei nabatei, abilmente scolpita nell’arenaria rossa che, dall’alba al tramonto, assume le più diverse sfumature cromatiche. Il sito archeologico di Petra, tra i più visitati al mondo, comprende 800 monumenti di cui solo 500 tombe, scampate ai terremoti che hanno distrutto invece le ben più fragili case.

La porta d’ingresso alla città rosa è un Siq, stretta gola avvolta da alte pareti plasmate dagli elementi sulle quali, con un po’ di attenzione, scorgerete antichi canaletti idrici e bassorilievi raffiguranti re e carovane. Percorrendo il canyon per 200 metri giungerete al cospetto del simbolo di Petra, El Khasneh al Faroun, con la sua imponente facciata scolpita nella pietra in uno stile ellenistico che si discosta molto dall’arte nabatea del resto del sito: pare che sia stata la tomba del re Areta IV e nei sotterranei sono state ritrovate camere sepolcrali con resti umani databili attorno al I d.C.. La struttura è anche nota come Tesoro: la leggenda vuole infatti che qui siano state nascoste le ricchezze di un faraone.

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A spasso tra le rovine

Lasciato il Tesoro, incamminatevi sulla Strada delle Facciate per ammirare 40 tombe nel loro essenziale stile nabateo che senza fatica vi ricorderà le architetture assire: a parte una realizzata a ziqqurat, le altre sono tutte scavate nella pietra arenaria. Deviando dal sentiero, potrete raggiungere il Jebel Madbah, sulla cima del quale sorge un altare dove venivano praticati sacrifici: non faticherete a distinguere catini e canali realizzati per far scorrere il sangue.

Tornando sulla Strada delle Facciate, attraversando le tombe reali realizzate in uno stile simile a quello del Tesoro, arriverete, districandovi tra asinelli e bancarelle locali, alla Strada delle Colonne costruita dopo l’arrivo dei romani nel 106 d.C.: la via termina con la Porta Traiana, lascito romano assieme al Teatro Romano e al Grande Tempio con il suo triplo colonnato.

Dopo aver visitato il Qasr Al-Bint altrimenti detto Palazzo della Figlia del Faraone risalente al 30 a.C., terminate il vostro tour a Petra con Monastero Al-Deir, eretto dai nabatei nel III a.C. per ricevere le spoglie di re Obodas I: all’interno della struttura, assai simile a quella del Tesoro seppur più grande, potrete notare croci bizantine incise nella pietra.

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Ultima modifica 13 de Marzo de 2019

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