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Metà uomo e metà montagna, colosso dell’appennino il capolavoro dell’arte italiana

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A circa 15 km da Firenze, lontana dal trambusto delle città, sorge la raffinata Villa Demidoff, famosa per ospitare l’imponente e spettacolare scultura del Colosso dell’Appennino.

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La storia della villa medicea di Pratolino

Nella località di Pratolino, all’interno del comune toscano di Vaglia, Francesco I de’ Medici fece costruire nel 1569 una sontuosa villa. Autentico esempio di sfarzo rinascimentale, la lussuosa residenza venne abbandonata e demolita nel corso dei secoli successivi, per essere infine rilevata dall’abbiente famiglia russa dei Demidoff nella seconda del XIX secolo.

Il parco e la villa tornarono così a nuova vita, specialmente grazie a degli interventi di ristrutturazione e risanamento effettuati dai nuovi proprietari. Oggi il parco è uno dei più suggestivi di tutta la Toscana  e ospita degli elementi di grande interesse artistico. Tra questi, uno dei più affascinanti è senza dubbio il Colosso dell’Appennino.

Metà uomo e metà montagna, colosso dell'appennino il capolavoro dell'arte italiana

Il Colosso dell’Appennino, un “custode” di 14 metri di altezza

Seria, pensierosa, solenne: questa sembra essere l’espressione sul volto del Colosso dell’Appennino, il gigante di pietra che custodisce il laghetto di Villa Demidoff. Si tratta di un’opera che risale al XVI secolo, frutto della maestria del Giambologna, nome d’arte dello scultore fiammingo Jean de Boulogne.

La statua raffigura un uomo dalla barba e dai capelli lunghi, accigliato e seduto sulla riva di uno stagno, quasi a simboleggiare l’asprezza delle alture appenniniche. La struttura è talmente grande da ospitare degli ambienti abitabili al suo interno, ai quali si accede attraverso una scala realizzata sulla roccia.

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Delle fenditure abilmente prodotte sulla statua consentono alla luce di penetrarvi, creando una gradevole illuminazione naturale. In passato, quando si accendeva il fuoco in una di queste stanze, il fumo fuoriusciva dal naso del gigante di roccia per via di un sistema di canne fumarie, dando vita ad un effetto visivo veramente particolare.

Parco di Pratolino: quando e come arrivarci

Se volete visitare il parco di Pratolino e ammirare il Colosso dell’Appennino, potete partire da Firenze in auto, attraversando prima Via Bolognina e quindi Via Fiorentina, per un totale di circa 14 km che potrete percorrere in 30 minuti.

Metà uomo e metà montagna, colosso dell'appennino il capolavoro dell'arte italiana

In alternativa, sono a vostra disposizione gli autobus pubblici dalla stazione di Busitalia – SITA Nord, con i quali potrete giungere a Pratolino in circa 35 minuti. Non dovete dimenticare che il parco rimane chiuso durante il periodo invernale e può essere visitato da aprile fino alla fine di ottobre. 

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Ultima modifica 31 de Maggio de 2018

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