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Las Coloradas, alla scoperta dei laghi con l’acqua rosa

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 Pensate che un lago rosa esista solo nel mondo di Barbie? Ebbene, recatevi nella penisola dello Yucatan, in Messico, dove potrete appurare di persona l’esistenza della laguna rosa di Las Coloradas.

Il mondo rosa.

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Lo Yucatan  affacciato sul Golfo del Messico, è uno dei più famosi stati messicani, preso d’assalto dai turisti di tutto il mondo per le sue bellezze paesaggistiche ed archeologiche. È qui che sorgono la caraibica Playa del Carmen, le cittadine coloniali quali Merida e Valladolid ma soprattutto i siti archeologici di Chichen Itza e Tulum.

Tra Merida e Cancun sorge, al limitare della costa, la riserva della biosfera di Rio Lagartos, vero scrigno della biodiversità dichiarato patrimonio dell’UNESCO nel 1979. Potete raggiungere la riserva da Valladolid in un’ora e mezza circa, per visitare il vero gioiello di questa oasi: la laguna rosa di Las Coloradas, dal nome dell’omonimo villaggio di pescatori impegnato anche nell’estrazione del sale.
Vi ritroverete in un luogo intimo e incontaminato, che sembra uscito da un libro di favole: l’acqua della laguna è davvero di una tonalità intensa di rosa a causa della presenza di plancton rosso e soprattutto di artemie, cioè minuscoli e luccicanti crostacei che sono peraltro il principale alimento dei fenicotteri rosa.

Il colore della laguna risalta ancor di più in quanto circondata da montagne bianche di sale, luccicanti al sole, che possono arrivare anche a 15 mt di altezza: certamente se non facesse così caldo, vi sembrerà di stare nel bel mezzo di un paesaggio artico.

Alla scoperta della riserva

La laguna rosa di Las Coloradas è raggiungibile anche dalla vicina Rio Lagartos. Si tratta di una piccola cittadina, molto lontana dalle mete turistiche messicane colorate e caotiche, punto perfetto che vi permetterà di fare escursioni alla scoperta dell’intera riserva della biosfera di Rio Lagartos. 

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L’oasi è estesa circa 60.000 ettari e preserva numerosi ecosistemi quali estuari, bianche dune punteggiate di vegetazione, zone paludose, lagune ed infine mangrovie dove si nascondono i temibili coccodrilli (il nome Rio Lagartos significa infatti fiume degli alligatori). La riserva costituisce l’habitat perfetto in primis dei fenicotteri rosa, ma anche di ibis, aquile nere, pellicani, aironi e cormorani.
Un’occasione da non perdere è il bagno nelle saline: non solo galleggerete senza difficoltà, ma avrete la possibilità di spalmarvi del fango argilloso sulla pelle e godere dei suoi effetti benefici. Vi ritroverete così in una Spa naturale, nell’ancestrale terra dei Maya, ai quali è legato un sito archeologico presente nella stessa riserva risalente al periodo tra il 300 ed il 50 a.C..

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Ultima modifica 11 de Luglio de 2018

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