Gijs Van Vaerenbergh, in Belgio la chiesa trasparente

Avrete  sicuramente visto nei vostri viaggi  molte chiese, romaniche, barocche o gotiche. Eppure in Belgio, nei pressi del piccolo borgo di Borgloon, ve n’è una che vi sorprenderà per la sua impalpabilità: è la Gijs Van Vaerenbergh.

La chiesa trasparente di Gijs Van Vaerenbergh

In Belgio, a 17 km da Hasselt e a 36 km da Liegi, sorge la cittadina rurale di Borgloon: la zona è stata coinvolta dal progetto quinquennale di arte pubblica intitolato Z-OUT, promosso dal Museo di Arte Contemporanea della stessa Hasselt. Lo scopo era quello di collocare sul territorio 10 opere di arte e tra queste la Gijs Van Vaerenbergh o Reading Between the Lines.

Si tratta di una chiesa costruita con lastre e colonne d’acciaio equidistanti eppure incastonate in modo tanto ingegnoso da creare persino finestre monofore. Ha una forma allungata, è alta 10 metri e può sembrare, a seconda del punto in cui la guarderete qualora vi rechiate sul posto, solida e austera oppure vacua ed effimera, attraversata dalla luce e dal vento quasi come se non esistesse.

Gli ideatori di questa opera, definita nel 2012 dal sito Archdaily come l’Edificio dell’Anno nell’ambito delle chiese, sono stati gli architetti belgi Arnout Van Vaerenbergh e Pieterjan Gijs. Il suo significato è stato lasciato all’osservatore: c’è chi ha visto in questa chiesa trasparente l’unione tra l’uomo e la natura, mentre altri hanno voluto vedere la chiesa come una metafora della chiesa che non riesce più ad attirare fedeli.

Una sosta ad Hasselt

Per visitare la chiesa di Gijs Van Vaerenbergh potrete sostare nella vicina e graziosa cittadina di Hasselt, nota per essere la capitale del ginepro: da esso infatti viene ricavato uno squisito liquore che potrete degustare presso il National Jenevermuseum ospitato in un’antica distilleria. Il cuore di Hasselt è la Grote Markt, una pittoresca piazza sulla quale si affaccia il T’Sweert, casa a graticcio del 1659 oggi sede di una farmacia.

Dalla piazza potrete facilmente raggiungere la Chiesa di Nostra Signora risalente al 1728, anche se il più bell’edificio religioso della città è la Sint Quintinuskathedraal, una cattedrale gotica dalla cui torre campanaria risuonano i rintocchi provenienti da un carillon a 47 campane.
Uno dei gioielli della cittadina è il Japanse Tuin Hasselt, che si presenta come il giardino in stile nipponico più grande d’Europa. Come appurerete non manca proprio nulla: laghetti con carpe solcati da pontili di legno, aceri, casa giapponese con arredi autentici e persino una campana che ricorderà molto quella della pace di Hiroshima.

Non c’è dunque luogo migliore per rilassarsi, in attesa di vistare la Gijs Van Vaerenbergh.