Come si può misurare la felicità dei cittadini? Robert Kennedy, IL 18 marzo 1968, tenne un importantissimo discorso alla Kansas University in cui sosteneva che il benessere di un Paese non doveva essere misurato in base al PIL (Prodotto Interno Lordo), in quanto questo parametro indica il livello di ricchezza monetaria, non della felicità degli abitanti, perché non considera come questa produzione sia avvenuta e quali sono le sue conseguenze.
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Sosteneva che non si può valutare il benessere dei cittadini in base al livello dei consumi, concludendo che il PIL ‘Misura tutto, eccetto ciò che rende la vita degna di essere vissuta’. Nel 1972, si inizia a parlare di un nuovo indice, il FIL: Felicità Interna Lorda, introdotto dall’allora sovrano del Bhutan per valutare, in maniera alternativa al PIL, il benessere dei propri cittadini.
Questo indicatore, di ispirazione buddista, considera che lo sviluppo materiale debba essere seguito da uno sviluppo spirituale. Non si limita a misurare il livello del reddito, ma introduce nuovi parametri fondamentali: la sostenibilità, la promozione di valori culturali, l’attenzione verso l’ambiente e l’adozione di politiche più giuste.
Nel 2018, secondo il Rapporto Mondiale sulla Felicità stilato dall’Onu, il paese più felice del mondo, è la Finlandia, a seguire Norvegia, Danimarca, Islanda, Svizzera, Olanda, Canada, Nuova Zelanda, Svezia e Australia. Gli Stati Uniti sono al 18° posto, l’Italia al 47°.
Se confrontiamo invece la classifica del CIA World Factbook, in cui vengono elencati i paesi in base al PIL, in vetta troviamo la Cina, gli Stai Uniti d’America, l’india, il Giappone, Germania, Russia e al 12° posto l’Italia.
Se analizziamo i dati riferiti al nostro Bel Paese, è emblematica la differenza di posizione tra la classifica della ‘ricchezza’ e quella della ‘felicità’. Le cose che influirebbero negativamente sulla Felicità Interna Lorda, sarebbero la scarsa libertà di fare scelte di vita e la percezione della corruzione.
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Il PIL è l’indice più utilizzato nella politica economica di tutti i paesi del mondo in quanto si basa su un approccio oggettivo, su dati quantificabili e comparabili. L’indice di Felicità interna lorda, si concentra maggiormente su dimensioni soggettive dello sviluppo, che quindi possono variare da individuo a individuo e rendere meno efficace un confronto.
L’ONU consiglia a tutti gli Stati membri di non adottare programmi di governo incentrati esclusivamente sulla crescita economica ma di analizzare e usare i dati sulla Felicità interna Lorda, al fine di promuovere politiche che supportino il miglioramento della qualità della vita in tutti i suoi aspetti.
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