Favignana è la principale tra le isole che compongono l’Arcipelago delle Egadi. Parte dell’omonima riserva naturale, è la meta ideale per trascorrere un week end di quiete e relax: ecco 5 luoghi da non perdere.
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Il piccolo borgo
La prima cosa che noterete di Favignana è il porticciolo: vi daranno il benvenuto case colorate, barche ormeggiate e botteghe di pescatori. Soffermatevi al mercato del pesce e dirigetevi verso Villa Florio risalente al 1876, residenza affacciata sul porto, oggi centro di informazione di carattere turistico. Dopo una visita alla settecentesca Chiesa dell’Immacolata Concezione custode del crocifisso ligneo del XVIII secolo, noleggiate una bicicletta per scoprire l’isola in totale libertà.
Castello di Santa Caterina
L’isola di Favignana vede al centro il Colle di Santa Caterina in cima al quale sorge l’omonima fortezza: preparatevi ad una faticosa salita in cima alla quale troverete solo i ruderi del castello eretto in pietra calcarea per volere di Ruggero II nel XII secolo.
I Borboni ne fecero una prigione per i rinchiudervi chi cospirava contro il Regno delle due Sicilie. Nel 1860 i prigionieri rivoltosi lo distrussero: le segrete furono sigillate ma il luogo è ugualmente suggestivo, regalandovi una splendida vista sull’arcipelago.
Le spiagge dell’isola
Godetevi le sue spiagge, siano esse rocciose che sabbiose. Tra gli arenili più belli ci sono Cala Azzurra dai fondali bassi e trasparenti, la spiaggia dei Calamoni, antico habitat della foca monaca e Cala Rossa, anfiteatro naturale lambito da un mare azzurro ed il cui nome è legato al sanguinoso massacro dei cartaginesi per mano dei romani. Molto suggestiva è poi Cala Rotonda dove scorgerete l’Arco di Ulisse, legato all’approdo del mitologico personaggio.
La tonnara di Favignana
È d’obbligo una visita all’ex stabilimento Florio, considerato un vero gioiello di architettura industriale. Visitando l’edificio realizzato dall’antica famiglia industriale dei Florio nel 1859, debitamente ristrutturato, conoscerete le modalità di pesca e di confezionamento del tonno, tra attrezzature originali, barche e centinaia di scatolette di latta: ricordate che la pesca del tonno era alla base dell’economia isolana in passato.
I giardini ipogei
L’isola era un tempo luogo di estrazione del tufo, importante per l’intera Sicilia : molte sono le cave presenti sull’isola, oggi dismesse. Un’abile opera di recupero ha reso questi oscuri luoghi delle serre naturali: visitate il “Giardino dell’Impossibile” di Villa Margherita, dove la roccia è stata plasmata e vi ritroverete immersi tra i profumi di gelsomini, zagare e mandorli, racchiusi tra pareti calcaree punteggiate di capperi.
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