Cosa farne degli scarti delle arance? Di seguito vi raccontiamo il miracolo delle bucce d’arancia in Costa Rica.
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Nel 1996 la Del Oro, un’azienda che produceva succhi d’arancia, aveva urgente bisogno di trovare un luogo in cui smaltire le tonnellate di bucce d’arancia ricavate dai residui della propria lavorazione. Ad aiutare l’azienda intervennero Winniw Hallwachs e Daniel Jenzen, due ricercatori americani dell’Università della Pennsylvania.
I due, che lavoravano come consulenti nell’Area de Conservaciòn Guanacaste, adiacente alla Del Oro, proposero una sorta di “scambio”: le avrebbero concesso di scaricare gli scarti in una zona incolta e degradata situata all’interno dell’area, in cambio della donazione di una parte dei suoi terreni boschivi.
La Del Oro accettò il compromesso e così fece scaricare in quel terreno poco fertile un migliaio di camion pieni di polpe e bucce d’arancia. L’anno seguente, la TicoFruit, società antagonista della Del Oro, denunciò quest’ultima per aver contaminato un parco nazionale.
La Corte Suprema agì a favore della TicoFruit e impedì all’azienda di continuare a riversare i suoi scarti in quell’area, la quale fu definitivamente lasciata a sè stessa e abbandonata.
Ben 15 anni dopo, nel 2013, il biologo Timothy Treuer, dopo aver ascoltato la storia da Jenzen, decise di recarsi in quell’area incolta e deserta per vedere cosa fosse accaduto. L’intera zona era stata a lungo sofferente a causa del disboscamento provocato per agevolare i pascoli di bestiame.
Con enorme stupore si rese conto che, grazie alle bucce d’arancia, un terreno arido e secco era stato trasformato spontaneamente in un enorme spazio verde florido e rigoglioso. Furono necessari due viaggi per identificarlo e fu necessario utilizzare il machete per farsi strada fra gli alberi, tanta era la vegetazione presente nella zona.
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Oggi l’intera area, foresta compresa, è protetta dall’Unesco.
Da questa incredibile storia è stato poi pubblicato un articolo sulla rivista “Restoration Ecology”, nel quale sono stati presentati i risultati ottenuti da Timothy Treuer e dal suo collega Jonathan Choi. L’area in questione, costituita da 7 ettari di terreno, dopo 15 anni aveva aumentato la propria biomassa del 176% in 3 di questi 7 ettari nei quali erano state depositate le bucce d’arancia.
Jonathan Choi ha affermato che queste hanno arricchito il terreno in maniera incredibile, soprattutto se si pensa che ciò è stato fatto con un prodotto naturale ed economico come le bucce d’arancia!
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