10 LEGGENDE DA BRIVIDI SUL TRIANGOLO DELLE BERMUDE

La leggenda si completa con il capitolo legato agli ufo. Il Triangolo delle Bermude sarebbe un’area extraterrestre, abitata da alieni. Ma il fatto che non ci siano testimoni dei naufragi in grado di confermare, fomenta l’elaborazione di queste fantasiose teorie.

Tra gli aneddoti da pelle d’oca del Triangolo delle Bermude, c’è anche questa storia particolare. Una nave cargo cubana sarebbe stata cancellata il 22 ottobre 1944 dalle mappe di navigazione per poi ricomparire, come se niente fosse, sulla costa della Florida. Senza ombra di equipaggio, a parte un cane.

Il pilota statunitense Lawrence David Kusche ottenne la fama con i suoi libri ‘Il mistero risolto del Triangolo delle Bermude’ e ‘La scomparsa del volo 19’, entrambi scritti con l’intento di sfatare le teorie più allarmiste relative al Triangolo del Diavolo. Decise di smontare, una ad una, le diverse teorie dei vari scrittori, riguardo alla scomparsa di 5 navi da guerra americane e di un paio di aerei commerciali durante gli anni ’40 e di oltre un migliaio di mezzi, negli anni ’60. Secondo Kusche le teorie erano prive di fondamento e la scomparsa dei mezzi non aveva nulla a che fare con il Triangolo ma con fenomeni meteorologici, volontariamente occultati. Un modo per vendere più libri, insomma…

Un tunnel, un buco nero, una porta attraverso la quale andare verso l’ignoto, nella quarta dimensione….ma in mare, non nello spazio. Una voragine di quasi due chilometri in grado di inghiottire le sue prede. Le navi e gli aerei scomparsi si troverebbero in un altro tempo ed in un altro luogo.

Un’altra spiegazione plausibile ma non meno inquietante. Le imbarcazioni potrebbero essere colate a picco a causa dell’azione del gas metano, liberato dal fondo oceanico. I resti delle imbarcazioni sono probabilmente sul fondo del mare in una zona particolarmente profonda come la fossa di Porto Rico. I suoi 8.648 metri di profondità la rendono inaccessibile.

Verità o leggenda, la cosa certa è che il giornale di bordo di Cristoforo Colombo riporta diversi incidenti degni di nota, al passaggio presso il Triangolo delle Bermude nei suoi viaggi verso le Americhe. L’8 ottobre 1492 pare che la bussola perse letteralmente il nord. Qualche giorno dopo lo stesso Colombo avvistò una strana luce nella zona. Certo, un po’ strano…ma la spiegazione logica relativa ai problemi della bussola può risiedere nella declinazione magnetica, un fenomeno che porta gli strumenti a marcare il nord reale anziché quello magnetico.

Il mito millenario di questa città-isola sommersa nelle acque rivive e viene menzionato ogni volta che si parla del Triangolo delle Bermude. Lo psichiatra Edgar Cayce era convinto che, vicino all’isola di Bikini, nelle Bermude, si trovasse la città perduta. Lì i suoi abitanti si sarebbero nascosti dal mondo, facendo uso di una tecnologia avanzata, capace di ottenere energia da cristalli di fuoco, in grado di proiettare raggi mortali, dalla grotta di Bimini, scoperta nel 1968. Questo campo di energia spiegherebbe la sparizione di imbarcazioni ed aerei.

Il caso precedente è un classico esempio di caso irrisolto. Le barche scompaiono…e poi riappaiono prive di vita, senza equipaggio. Il caso della nave Ellen Austin, nel 1881, è il più inquietante. La nave entrò in contatto con una goletta alla deriva ed il capitano cercò ripetutamente di abbordarla, vedendola però scomparire e riapparire altrove, senza equipaggio, finché scomparve definitivamente.

Una paranoia! La Marina Militare Americana ha un avamposto nell’isola di Andros, nelle Bahamas. Si tratta di una base di sicurezza inaccessibile e coperta da segreto militare. Molti testimoni parlano di strani fenomeni avvenuti nei paraggi. La teoria del complotto governativa è una delle tante leggende misteriose che avvolgono il Triangolo delle Bermude.

Una delle spiegazioni più prosaiche riguardo alla scomparsa delle persone in queste acque è quella del sequestro da parte di moderni pirati. Lo stesso David Kusche parlò, nei suoi libri, di questa teoria e del numero di furti elevati, ad opera di predoni, in queste zone. Ma…per gli aerei?